E' un comune italiano di 354 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.
Villa Verde assume questa denominazione dal 1954, ma fu denominato prima Bànnari poi dal 1868 Bànnari d'Usellus (già Comune autonomo dal 1861 al 1927, poi venne aggregato ad Usellus.
Il nome Villa Verde racchiude in sé la caratteristica principale di questo piccolo paese, mentre ben più complessa è l’etimologia Bannari Usellus: forse si intendeva ricordare la presenza di antichi stabilimenti balneari (balnea da cui poi bannari), utilizzati dai cittadini romani della vicina colonia romana di Uselis.
Il Territorio
Il centro abitato si trova a circa 200 m s.l.m.; il suo territorio occupa 17,34 km² del versante nord orientale del Monte Arci.
Il territorio è prevalentemente collinare, caratterizzato da una zona alta di formazione vulcanica (con altitudine massima a 641 m s.l.m. a Punta Laccu sa Vitella), una parte bassa di formazione sedimentaria (con quota minima a 167 m s.l.m. nella valle del rio Croxiurussu) separate da un altipiano basaltico di alcune centinaia di ettari. I corsi d'acqua sono a carattere torrentizio e a regime stagionale; i più significativi sono il rio Bau Majori ed il rio Bingia Cresia, che unendosi nei pressi del centro abitato formano il rio Croxiugrussu. Sono molto numerose le sorgenti; le più copiose sono quelle di Mitza Margiani, di Santu Mauru e di Gergui. Le zone più alte sono coperte da boschi di lecci e sughere (Quercus suber), impianti di conifere e macchia mediterranea evoluta; le zone basse sono caratterizzate da pascoli e seminativo alberato. La flora e la fauna sono quelle caratteristiche dell'area del monte Arci, dove di recente sono stati reintrodotti cervi e daini, che erano scomparsi, mentre tra gli uccelli nidificano in quest'area il falco pellegrino, lo sparviero, l'astore, il gheppio ed il falco grillaio. A dominare è la macchia mediterranea, con prevalenza di erica, mirto, lentisco, viburno e cisto.
La storia di Villa Verde è legata a quella di tutto il Monte Arci e quindi alla presenza dell'ossidiana. Sono numerose infatti le stazioni litiche e le officine di lavorazione, che attestano la presenza umana sin dai tempi antichi.
Economia L'economia è prevalentemente agro-pastorale. Negli ultimi anni sta crescendo l'offerta turistica, grazie alla riscoperta del territorio e delle sue bellezze naturali e archeologiche.
Monumenti
Le Chiese
La chiesa parrocchiale di Villa Verde è dedicata alla Vergine Assunta.
La dedica alla Madonna, con il titolo di Santa Maria, mentre ora vi è quello dell’Assunta, compare citata in un documento relativo alle rendite pontificie sin dal 1341. La sistemazione attuale della chiesa dell’Assunta, con una navata centrale e due navatelle laterali, risale al Dopoguerra. Tra i “tesori” custoditi al suo interno ricordiamo uno splendido calice sbalzato e cesellato risalente alla fine del Quattrocento o agli inizi del Cinquecento, una statua lignea raffigurante San Mauro del XVII secolo e la campana con iscrizione che riporta la sua realizzazione al 1722.
Da ricordare anche la chiesa campestre di San Mauro dove il 22 settembre si svolge ogni anno la festa dedicata al santo.
Per quanto riguarda il centro storico, anche a Villa Verde, già da diverso tempo, si stanno portando avanti azioni volte al recupero e alla tutela del patrimonio architettonico rurale che hanno permesso ad alcune abitazioni di conservare i tratti caratteristici della tipica architettura locale.
Archeologia
I numerosi ritrovamenti archeologici, soprattutto di edifici megalitici sparsi nei dintorni del paese, tra cui l’attestazione di ben dieci nuraghi, alcuni dei quali complessi, testimoniano l’esistenza anche in questa zona di una civiltà remota che ha lasciato interessanti vestigia: tra i nuraghi ricordiamo Nuraxi Mannu, Santu Mauru, Bruncu s’Enna, Roaris, Trutturis, Is cortilas, Punta de su Giganti, Crabus e Bruncu Ladu. Sull’altopiano vi sono anche i resti di un pozzo sacro che delimitano i muri di Mitza su Putzu. Insieme a questi monumenti sono stati rinvenuti anche un cospicuo numero di oggetti litici e fittili. Riveste particolare rilevanza, invece, il villaggio nuragico di Brunku ‘e S’omu, che si sviluppa all’interno del bosco di Mitza Margiani. In tempi recenti questo villaggio è stato oggetto di scavi archeologici che hanno messo in evidenza ben dodici ambienti, alcuni dei quali di particolare interesse. L’intera area archeologica di Brunku e S’Omu presenta dei percorsi e una serie di itinerari archeologici e naturalisti che hanno permesso di valorizzare l’intero territorio anche a fini turistico-culturali. Notevoli anche le presenze di epoca romana, soprattutto per la vicinanza con Usellus.
Enogastronomia
Grano, vino ed olio sono i tre prodotti-simbolo di Villa Verde che qui hanno trovato delle particolari condizioni ambientali e climatiche che hanno garantito, e tuttora garantiscono, un’ottima qualità delle produzioni. A Villa Verde è presente, tra le altre cose, un’azienda che produce un buon olio extravergine di oliva biologico certificato con il marchio Verde Oliva. L’olio prodotto è ottenuto da uliveti presenti esclusivamente nel territorio circostante, e che si distinguono per essere prevalentemente di qualità bosana dal gusto intenso e piccante e di qualità tonda di Cagliari, più profumata e fragrante.
I prodotti genuini della terra, dal grano alle produzioni orticole, sono alla base della tradizione gastronomia di Villa Verde: il pane e la pasta tradizionale (malloreddus, fregua), insieme a piatti a base di legumi e verdure. Agnello, capretto e maialetto arrosto sono tra i piatti di carne più comuni che si accompagnano ai sott’olio di verdure locali. Dolci a base di pasta di mandorle completano il quadro gastronomico.