Per dieci giorni la residenza artistica del Teatro del Sottosuolo

A Villa Verde l’arte e lo spettacolo sono “condivisione”

Il presidente Zedda: <Speriamo di poter accogliere presto il pubblico>

 

 

gaspar circulo<In questi giorni viviamo nello stesso posto dove creiamo i nostri spettacoli. Esperienza, che ci consente di essere maggiormente concentrati per tutta la giornata sul nostro lavoro>. Parole di Ado Sanna, del Teatro del Sottosuolo, che sino al prossimo 14 maggio ha organizzato una residenza artistica nel centro di produzione culturale “Move The Box” a Villa Verde, struttura del Consorzio Turistico “Due Giare”. Sette fra attori e tecnici sono impegnati per una decina di giorni in due progetti di clownerie e teatro di strada e uno di circo contemporaneo prodotti dal Teatro del sottosuolo. <La cultura e l’arte non si fermano nel nostro territorio nonostante la pandemia>, ha esordito soddisfatto il presidente del Consorzio Due Giare Lino Zedda, <concetto, che abbiamo ripetuto spesso negli ultimi mesi. Messaggio, che ora siamo fieri di rilanciare anche con questo nuovo progetto, che ci consente di far rivivere e animare anche il nostro centro di produzione culturale>.

RESIDENZA ARTISTICA <Abbiamo scelto Villa Verde non a caso>, ha spiegato Ado Sanna, che a “Move The Box” è stato già impegnato in una prima residenza artistica, <uno spazio che si adatta perfettamente alle nostre esigenze. Al primo piano le camere e la cucina, sotto il palco dove poter creare, sperimentare e provare i nostri spettacoli>. Non solo. <Siamo anche molto legati al territorio e al Consorzio Due Giare>, ha aggiunto Sanna, che ha confessato: <Professionalmente sono nato in un cantiere teatrale di Aurora Aru a Montevecchio, festival di lavoro teatrale che ora si svolge a Baradili il paese più piccolo della Sardegna, ma molto vitale dal punto di vista culturale e artistico. Piccola comunità, dove ancora Carpe Diem porta avanti i suoi progetti e i suoi cantieri teatrali>.

DSC03699 01IL LAVORO Gaspar Perissinotti è impegnato in un progetto di clownerie complementare al lavoro già svolto con lo spettacolo “Retornable” e ha deciso di mantenere lo stesso personaggio, ma fargli indossare diversi abiti. <E’ il progetto nello stadio più avanzato>, ha sottolineato ancora Ado Sanna , <in questi giorni stiamo lavorando alla parte audio.>. I Nipoti di Bernardone, ovvero Vincenzo de Rosa e Pasquale Imperiale, sono nella fase più creativa e vorrebbero sviluppare numeri, che per anni sono stati nelle loro teste. I due, con tante idee a confronto, cercheranno di creare una bozza per un nuovo spettacolo. Questi i due progetti di clownerie. Poi c’è il circo contemporaneo di Ado Sanna, Lorenzo Gessa e il tecnico Michele Orrù, concentrati nelle prove della loro ultima produzione “Paidia”, <vorremmo arrivare al tanto desiderato “errori zero” durante le future repliche, ovvero prove su prove per rendere lo spettacolo pulito, rodato e senza errori, appunto>, ha spiegato Sanna.

IL CONFRONTO <La multiresidenza è un'occasione di scambio come mai lo abbiamo avuto, perché il convivere e il creare assieme, anche se ognuno lavora al proprio progetto, fa in modo che ci sia un continuo scambio di idee e di visioni>, ha detto soddisfatto Ado Sanna, <certo ci sarebbe piaciuto aprire la residenza artistica anche al pubblico del territorio, ma purtroppo finora le restrizioni imposte dalla pandemia non ce lo consentono>. Sino al 14 maggio dunque attori e tecnici lavoreranno in solitaria a Villa Verde. Ma il Teatro del Sottosuolo non si dimentica del confronto con il pubblico e lo spettatore. <Appena la situazione e le norme di contenimento del Covid-19 ce lo consentiranno, ripagheremo l’ospitalità del Consorzio Due Giare offrendo i nostri spettacoli alle comunità locali della zona, mettendo in scena i nostri progetti a Move The Box, ma anche in altri paesi>, ha concluso Sanna, <in modo da coltivare con il territorio degli scambi e aprire con il pubblico locale un dialogo attivo e partecipativo>. Il presidente Zedda ha chiuso: <Speriamo che tutto questo possa accadere presto. Sarebbe un altro passo verso il ritorno alla vita normale nel nostro territorio con la riapertura delle nostre strutture e delle nostre piazze alle manifestazioni, delle quali sentiamo tanto la mancanza>.