Al via la seconda fase del progetto “Fotografia contemporanea in Marmilla”
D’estate nelle “Due Giare” un grande laboratorio fotografico
Nell’iniziativa insieme il Consorzio turistico e l’associazione “Su Palatu Fotografia”
La Marmilla vista con gli occhi di quattro giovani fotografi.
O meglio, occhi che scruteranno altri quattro comuni del territorio.
Ma non solo. Anche le vecchie foto di famiglia, tirate fuori dai cassetti, che consentiranno una nuova narrazione delle comunità e del concetto di appartenenza alla propria comunità.
E’ partita ufficialmente la seconda annualità del progetto “Fotografia contemporanea in Marmilla” promosso da un sodalizio nato fra il Consorzio Turistico Due Giare e l’associazione culturale “Su Palatu Fotografia”, che si articola in tre momenti diversi: la mostra “A Banda” con i fotografi sardi nel centro culturale “Move The Box” a Villa Verde da metà settembre, le quattro campagne fotografiche che quest’anno coinvolgeranno i centri di Assolo, Gonnosnò, Sini e Usellus e la novità dell’iniziativa “Tra alberi, terra e paesi”, una reinterpretazione del materiale fotografico privato delle famiglie di quattro piccoli centri.
Seconda annualità presentata in una conferenza stampa nella sede del Consorzio “Due Giare” a Baressa. Il presidente Lino Zedda ha affermato: <L’obiettivo strategico è promuovere il Consorzio e la Marmilla per valorizzare il territorio e farlo diventare uno dei poli della fotografia in Sardegna>. Salvatore Ligios, presidente de “Su Palatu Fotografia”, che cura l’intero programma di attività assieme a Luca Spano, ha aggiunto: <E’ un nuovo modo di concepire la fotografia, non solo più a scopi consumistici, non più solo un oggetto fuori dalla società, ma una nuova lettura del territorio>.
CAMPAGNE FOTOGRAFICHE Nelle prossime settimane i quattro giovani fotografi saranno già al lavoro nei quattro nuovi comuni delle Due Giare, che hanno dato la propria adesione alla seconda annualità delle campagne fotografiche. Ad Assolo ci sarà Pierluigi Dessì, a Gonnosnò Ambra Iride Sechi, a Sini Isabella Muzzu e ad Usellus Simone Deidda. Gli obiettivi dei quattro esperti di clic andranno a curiosare fra campagne, centri storici, monumenti, ma anche fra la vita quotidiana dei residenti. <Una volta completato il singolo progetto, una selezione degli scatti verrà esposta in una mostra fotografica allestita nel paese coinvolto, e accompagnata da un catalogo dei lavori. Le mostre potranno già essere inaugurate nel mese di agosto>, ha detto sempre Ligios.
FOTO DI FAMIGLIA La vera novità del 2021 sarà la proposta “Tra alberi, terra e paesi”, iniziativa nata da una nuova collaborazione fra Su Palatu e l’associazione “Ets Occhio”. Ancora Ligios ha annunciato i contenuti del progetto: <Si tratta di una reinterpretazione del materiale fotografico privato delle famiglie di quattro paesi della Marmilla. Lo scopo è la creazione partecipata di una narrazione che lavori sull’idea di comunità. Attraverso dei laboratori che coinvolgeranno otto giovani provenienti da quattro comuni, selezionati dal Consorzio Due Giare e quattro giovani selezionati attraverso bando pubblico su base regionale>. Progetto legato al territorio. <I paesi del Consorzio Due Giare sono dislocati su un ampio territorio che li unisce e che contemporaneamente valorizza le loro unicità. “Tra alberi, terra e paesi”, intende valorizzare queste caratteristiche per costruire una reinterpretazione di questo spazio e delle sue storie. Un racconto il cui scopo è stimolare la riflessione sul valore di comunità e l’importanza del senso di appartenenza, portando alla luce un mix di storie familiari intese sia come vissuto comune che come componenti base della struttura della comunità>, ha spiegato Ligios. Il progetto si articolerà in tre fasi. A giugno e luglio gli otto giovani della Marmilla selezionati, 2 per ognuno dei 4 comuni, metteranno a disposizione il proprio materiale fotografico su situazioni di vita quotidiana assieme al materiale fotografico d’archivio famigliare. Questi otto giovani saranno affiancati da quattro partecipanti esterni, scelti con un bando regionale basato su criteri di merito e interesse artistico. Questo bando non avrà limiti di età e sarà rivolto a fotografi, artisti e appassionati di ogni disciplina, che nutrano un sincero interesse negli scopi
del progetto e nell’uso della fotografia come strumento di condivisione. Sarà poi lo staff di “Ets Occhio” nella seconda fase, a luglio e agosto, a catalogare e archiviare il materiale fotografico condiviso dai ragazzi selezionati. Infine nei primi due week end di settembre la terza fase due laboratori, ai quali prenderanno parte gli 8 giovani dei 4 paesi selezionati e i 4 partecipanti premiati dal bando. Maurizio Lai, Luca Spano e Alessandro Toscano di “Ets Occhio” accompagneranno il gruppo nella creazione di una nuova storia, formata dall’unione di elementi provenienti da ogni singolo archivio familiare. I partecipanti si cimenteranno nel ripensare storie, fatti e connessioni tra territorio e popolazione, tra pubblico e privato, tra storico e contemporaneo, restituendo un'opera polifonica che apra nuovi punti di lettura dell’area in questione. I giovani lavoreranno attivamente alla parte concettuale di costruzione della narrazione e alla parte fisica di costruzione dell’esposizione.
A BANDA Il risultato di questo lavoro articolato sarà esposto nella mostra “A Banda 2021”, che sarà inaugurata dopo la prima metà di settembre nello spazio “Move The Box” a Villa Verde. Inoltre i materiali di “Tra alberi, terra e paesi” entreranno a far parte della
prestigiosa collezione nazionale dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la
Documentazione, posizionando questi paesi all’interno di un importante archivio dei Beni Culturali, consultabile pubblicamente online. Infine l’esposizione “A Banda” raccoglierà, come sempre, le principali mostre realizzate da fotografi sardi.
IN MARMILLA <Un grosso laboratorio in un’area interna, un’altra bella sfida per una fotografia che raccontando la Marmilla, racconterà la Sardegna>, ha sottolineato Ligios. <Vogliamo rendere il nostro territorio sempre più attrattivo>, ha chiuso il presidente Zedda, <abbiamo l’ambiente, l’archeologia, la cultura, le tradizioni, l’enogastronomia. Ma anche la fotografia può diventare un motivo per indurre esperti del settore, ma anche semplici appassionati a venire e a soggiornare nella nostra zona>.