Nel paese più piccolo dell’isola una mostra sul banditismo in Sardegna
Baradili arrivano i banditi e ritorna Pinocchio
Prevista anche la riapertura dell’esposizione sul celebre burattino
Nel paese più piccolo della Sardegna si parla di banditi.
Ma si verrà conquistati, ancora una volta, anche dal fascino di una delle storie, per bambini e non solo, senza tempo. Ovvero il racconto di Pinocchio.
Fine agosto all’insegna della cultura a Baradili con l’inaugurazione, venerdì 26 agosto, della mostra “Ritratti di bandito” di Massimo Spiga e la riapertura dell’esposizione “Pinocchio & Friends” di Federico Maestrodascia Coni.
<A Baradili un’estate più ricca che mai>, ha detto la sindaca Maria Anna Camedda, <teatro, mostre, cultura. E naturalmente il tempo libero e il divertimento, con la proposta del parco giochi d’acqua e delle nostre strutture sportive e ricettive>.
<Un paese animato in una Marmilla che durante queste settimane estive sta davvero offrendo tante proposte alle popolazioni locali, agli emigrati, che in queste settimane rientrano nei loro paesi natii, ma anche ai turisti, che arrivano nel nostro territorio>, ha aggiunto il presidente del Consorzio Due Giare Lino Zedda,
I BANDITI Venerdì 26 agosto alle 18,30 nell’ex Montegranatico il taglio del nastro della mostra “Ritratti di Bandito” di Massimo Spiga organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la società Nur e il Consorzio Due Giare. Nell’esposizione 13 ritratti ad acquerello di banditi dell’800, tra l’altro imputati nel processo dei sedici nel 1901, <per in investigare sul concetto di bandito in rapporto con la Sardegna>, ha spiegato proprio Massimo Spiga. Alcuni quesiti della mostra nelle parole di Giuseppe Manias della Nur: <Bandito, uguale messo al bando. Perché i sardi quando delinquono non sono comuni delinquenti ma banditi? In tutte le altre regioni con le stesse condizioni non si usa il termine bandito. Ma allora, perché il pastore sardo che commetta un qualunque reato, diventa l’oggetto della repressione di polizia più spietata e accanita. E i sardi, non solo i banditi, sono ancora considerati una minoranza etnica pregiudicata in quanto resistente alla penetrazione e all’integrazione? Se il Niceforo, criminologo e antropologo, nel 1897 definisce il sardo come “razza pigmea, microcefala ed elettrocefala di sicura origine africana”, e anche “zona delinquente”, un mondo criminoso, una società non completamente evoluta e nella quale si manifestano i reati propri della società primitiva, dopo tanti anni di sedimentazione culturale quanto ancora è rimasto di questa visione pregiudiziale?>.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentata l’opera “Banditismo. I segreti di un reporter televisivo”, alla presenza dell’autore Mario Guerrini, storico cronista Rai, che si è occupato a lungo dei fenomeni di criminalità in Sardegna legati, in particolar modo, ai sequestri di persona a scopo di estorsione. Con Guerrini dialogherà Antonio Deiola.
PINOCCHIO Sempre venerdì 26 sarà riaperta al pubblico la mostra “Pinocchio & Friends”, di Federico “Maestrodascia” Coni. 53 le sculture lignee realizzate da Maestrodascia e poi acquisite dall’amministrazione comunale, che raccontano in maniera originale la storia di Pinocchio ed i suoi personaggi.