Sabato 17 dicembre si concluderà la rassegna “Chistionis”
A Usellus la vita accidentale dell’anarchico Pinelli
Il presidente delle Due Giare Lino Zedda: “Crescita culturale e sociale per i nostri paesi”
Il 2022 sta per concludersi.
Ma c’è ancora un argomento sul quale discutere e confrontarsi in Marmilla.
Sabato 17 dicembre a Usellus si concluderà la nuova edizione della rassegna itinerante “Chistionis”, che ha coinvolto anche le comunità di Gonnosnò ed Albagiara.
L’iniziativa è organizzata dal Comune e dalla Biblioteca Gramsciana con il sostegno del Consorzio Due Giare.
“Un cartellone che ha permesso alle nostre popolazioni di crescere dal punto di vista culturale e sociale ed affrontare svariati temi anche d’attualità”, ha detto il presidente del Consorzio Due Giare Lino Zedda.
L’ANARCHICO Sabato 17 dicembre alle 18 nelle ex scuole elementari di via Grazia Deledda la presentazione del libro “"Pino, vita accidentale di un anarchico", scritto da Claudia Pinelli. <Nel testo il racconto della tragedia umana dell'anarchico Pinelli, sullo sfondo la strage di Stato di Piazza Fontana che cambiò l'Italia e aprì la stagione della c.d. strategia della tensione fatta di trame oscure, depistaggi e false verità>, ha anticipato Giuseppe Manias della Biblioteca Gramsciana. Era la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 quando il ferroviere anarchico e partigiano Giuseppe Pinelli, detto “Pino”, moriva a 41 anni precipitando da una finestra della questura di Milano, dove era trattenuto per accertamenti dopo l’esplosione della bomba alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano. <Questo romanzo per immagini, ispirato alla docufiction “Pino, vita accidentale di un anarchico” di Claudia Cipriani e Niccolò Volpati, va alla scoperta dell’uomo, del marito e del padre, con le sue idee, le sue passioni e i suoi affetti, partendo proprio da quel fatidico 1969 e arrivando al 2009, quando il Presidente Giorgio Napolitano lo definì “la diciottesima vittima della strage di Piazza Fontana>, ha proseguito Manias, <la storia di Giuseppe Pinelli viene raccontata in modo inedito dalle figlie Claudia e Silvia.. Per chi già conosce la storia di Pinelli, il racconto delle figlie permette di esplorare, insieme al contesto politico, anche quello emotivo, familiare e dunque più intimo. “Pino, vita accidentale di un anarchico” racconta la morte di Pinelli, ma soprattutto la vita, e la storia di una donna, Licia, che ha lottato tutta la vita per rendere giustizia al marito>. Lo stesso Manias dialogherà con la Pinelli, con interventi di Marco Atzori. <Un bell’appuntamento culturale a una settimana dal Natale>, ha chiuso l’assessore alla cultura di Usellus Antonio Deiola.